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Fondazione FoRT

SpeciALK

Disegno dello Studio: Si tratta di uno studio di coorte retrospettivo multicentrico, osservazionale, volto a valutare l’efficacia e la sicurezza di crizotinib nel NSCLC ALK positivo trattato in condizioni di vita reale.

Popolazione in studio: Pazienti trattati con crizotinib alla dose standard di 250 mg/bid con precedente partecipazione al programma italiano NPU tra dicembre 2010 e aprile 2013 o assunzione di crizotinib secondo il decreto legislativo 648 da aprile 2013 a febbraio 2015 e successivamente da pratica clinica fino al 31 dicembre 2017. Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) resta la principale causa di morte per cancro nei paesi occidentali. L’identificazione dei riarrangiamenti genetici della chinasi del linfoma anaplastico (ALK) ha rafforzato il ruolo delle terapie target nel cancro del polmone. Il gene di fusione EML4-ALK è riscontrato nel 3-7% dei pazienti con adenocarcinoma del polmone ed è associato a specifiche caratteristiche patologiche cliniche, inclusa la giovane età, la storia clinica da fumatore assente o minima e l’istologia dell’adenocarcinoma. Crizotinib è stato il primo ALK-I testato in un setting clinico ed i risultati di studi pubblicati hanno riportato un tasso di risposta (RR) del 60% con una sopravvivenza libera da progressione (PFS) di 8-11 mesi. Recentemente, tre ampi studi di fase III hanno dimostrato la superiorità di crizotinib rispetto alla chemioterapia standard, sia in prima che in seconda linea, stabilendo così un nuovo standard di cura nel NSCLC ALK positivo. Sfortunatamente, nessun paziente ha ottenuto una cura definitiva e, entro il primo anno di trattamento, la maggior parte dei pazienti diventa refrattaria al crizotinib a causa dell’emergenza resistenza acquisita, con alcuni pazienti non definiti che presentano benefici a lungo termine. In Italia crizotinib è approvato e rimborsato per la terapia di seconda linea da marzo 2015 e per la terapia di prima linea da marzo 2017. Il “named patient use” (NPU) ha permesso la terapia con crizotinib in pazienti pretrattati con ALK positivi da dicembre 2010 ad aprile 2013. Inoltre, a partire da maggio 2013 fino a febbraio 2015 i pazienti italiani hanno ottenuto l’opportunità di ricevere la terapia in accordo alla normativa italiana che consente l’uso di crizotinib prima del completo rimborso da parte del sistema sanitario (legge 648). Sulla base del numero totale di pazienti trattati con Crizotinib nel programma NPU (circa 900) e sull’esperienza clinica, si prevede che quasi 500 pazienti entreranno in questo studio retrospettivo osservazionale per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di crizotinib nel NSCLC ALK positivo e che le biopsie tumorali (opzionali) saranno disponibili su circa 100 pazienti. La raccolta di campioni tumorali archiviati potrebbe consentire la valutazione di biomarker aggiuntivi potenzialmente discriminanti per la diversa sensibilità al farmaco rilevato negli studi clinici.