L’obiettivo dello studio METROS è quello di Valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del Crizotinib nel tumore pretrattato al polmone non a piccole cellule con amplificazione MET o mutazione di MET nell’esone 14 o traslocazione ROS1.
Il tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) resta la causa principale di morte per cancro nei Paesi Occidentali. L’adenocarcinoma al polmone è stato ampiamente studiato e durante gli ultimi 10 anni sono stati scoperti diversi eventi molecolari, incluse mutazioni, alterazione nel numero delle copie geniche e traslocazioni che conducono ad un drammatico cambiamento nel trattamento del paziente. I farmaci che hanno come bersaglio il recettore del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR), come il gefitinib, erlotinib o l’afatinib, hanno dimostrato la superiorità contro la chemioterapia standard nei pazienti presentanti mutazioni mutazione attivante il gene per il recettore dell’epidermal growth factor (EGFR), e adesso il crizotinib è approvato da FDA per il trattamento di pazienti con traslocazioni della chinasi del linfoma anaplastico (ALK). Più di recente, sono stati riportati eventi molecolari addizionali in una piccola frazione di adenocarcinomi del polmone, inclusi la traslocazione ROS1 (1-2%), la traslocazione RET (1%) , l’amplificazione MET (4%) o la mutazione di MET nell’esone 14. Crizotinib è un inbitore attivo per via orale del recettore della tirosin chinasi, incluso ALK e il fattore di crescita epiteliale mesenchimale (c-MET)/recettore del fattore di crescita degli epatociti (HGFR). Esso blocca la fosforilazione di ALK e c-MET/HGFR mostrando effetti antiangiogenici e antimetastatici in vitro, inibendo la crescita cellulare ALK-positiva e inducendo l’apoptosi di queste cellule. Dati recenti preclinici e clinici hanno suggerito che il crizotinib potrebbe risultare efficace non solo in pazienti con traslocazione ALK ma anche in individui con amplificazione MET o mutazione o traslocazione ROS1. Sulla base dei dati disponibili, c’è un forte razionale alla base della somministrazione di crizotinib a pazienti NSCLC con riarrangiamnto ROS1 o amplificazione MET o mutazione di MET nell’esone 14.
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